Il vino più antico del Friuli, esploriamo la storia del Friuliano, un vitigno autoctono che risale al Medioevo
Il Friuli Venezia Giulia è una delle regioni italiane più rinomate per la produzione di vini di alta qualità, grazie alla sua posizione geografica ideale, alla sua ricca storia vitivinicola e alla passione dei suoi produttori. Ma quale è il vino più antico del Friuli? In questo articolo esploreremo la storia del Friulano, un vitigno autoctono che risale al Medioevo e che ancora oggi rappresenta uno dei simboli della viticoltura friulana.
Il Friulano, noto anche come Friulano o Sauvignonasse, è un vitigno bianco che si coltiva principalmente nella zona collinare del Friuli, dove il clima fresco e secco favorisce la maturazione delle uve. Secondo alcuni studiosi, la sua origine potrebbe risalire addirittura all’Impero Romano, ma è soprattutto nel Medioevo che il Friulano inizia a essere coltivato e apprezzato in tutta la regione.
Il primo documento scritto che cita il Friulano risale al 1520, quando un giudice di Udine lo menziona in una sentenza in cui si vietava la vendita di vini falsificati con l’aggiunta di acqua. In seguito, il vitigno diventa sempre più diffuso in tutta la regione, tanto da diventare uno dei simboli della viticoltura friulana.
Nel corso dei secoli, il Friulano ha subito diverse evoluzioni, sia dal punto di vista ampelografico che da quello enologico. Negli anni ’70, ad esempio, si è cercato di migliorare la qualità del vino mediante l’introduzione di nuove tecniche di vinificazione, come la macerazione delle bucce e l’affinamento in legno. Tuttavia, la vera rivoluzione del Tocai Friulano si è avuta negli anni ’90, quando si è deciso di cambiare il nome del vitigno in Friulano per evitare possibili conflitti con il vino ungherese Tokaji, che utilizza un vitigno omonimo.
Oggi, il Friulano è uno dei vini bianchi più apprezzati e conosciuti in Italia e all’estero, grazie alle sue caratteristiche organolettiche uniche e alla grande versatilità in abbinamento con i piatti della cucina friulana. Si tratta di un vino dal colore giallo paglierino, con note fruttate e floreali al naso e un gusto secco e armonico, che si presta bene all’invecchiamento in bottiglia.
In conclusione, il Friulano, rappresenta uno dei simboli della viticoltura friulana e la sua storia affonda le radici nel Medioevo. Nonostante le evoluzioni subite nel corso dei secoli, il vino prodotto da questo vitigno autoctono continua a essere apprezzato per la sua qualità e la sua versatilità, confermando la grande tradizione vitivinicola del Friuli Venezia Giulia.