Tradizione, innovazione e sostenibilità al servizio dell’eccellenza enologica
L’Azienda Agricola Pighin, con solide radici nel territorio friulano, rappresenta oggi un’icona dell’eccellenza enologica italiana, portando i vini del Friuli Grave e del Collio sui mercati di tutto il mondo. Le due tenute, situate rispettivamente a Risano (Friuli Grave) e Spessa di Capriva (Collio), testimoniano l’impegno dell’azienda nel valorizzare le specificità di ciascun territorio, trasformando questa diversità in un punto di forza. Il risultato è un’agricoltura che, nel solco della tradizione familiare, abbraccia anche la modernità e l’innovazione.
La storia di Pighin inizia nel 1963, quando i fratelli Luigi, Ercole e Fernando acquistano una tenuta a Risano, nel Friuli Grave, che negli anni si espanderà con l’acquisizione di altri vigneti, tra cui quello sulle colline del Collio Goriziano, uno dei migliori terroir del Friuli. Dal 2004, l’azienda è guidata interamente da Fernando Pighin e successivamente dal figlio Roberto, oggi alla guida di questa realtà.
Un elemento chiave della produzione Pighin è l’attenzione alla qualità delle uve e al lavoro in vigna, ancora prima che in cantina. L’azienda coltiva esclusivamente uve di proprietà, garantendo così il controllo dell’intero processo produttivo, dalla vite alla bottiglia. A Risano, nel Friuli Grave, la densità d’impianto raggiunge oltre 4.000 ceppi per ettaro, mentre a Spessa di Capriva, nel Collio, si superano i 6.000 ceppi per ettaro. Questo approccio meticoloso, unito alla selezione clonale delle barbatelle, permette a Pighin di mantenere elevati standard qualitativi.
L’azienda è all’avanguardia anche nella sostenibilità, avendo investito notevolmente per ridurre l’impatto ambientale. Pighin gestisce 7 ettari di vigneti completamente biologici, con barbatelle resistenti sviluppate attraverso un rigoroso programma di incroci naturali, che permette alle viti di resistere a malattie come la peronospora e l’oidio. Questa iniziativa rientra in una più ampia visione che coniuga rispetto per l’ambiente, innovazione tecnologica e attenzione al futuro.
Pighin ha inoltre puntato sulla valorizzazione dei vitigni autoctoni come la Ribolla Gialla, il Friulano e la Malvasia Istriana, affiancandoli a varietà internazionali come il Sauvignon e il Pinot Grigio, quest’ultimo oggi rappresenta circa il 50% della produzione aziendale. Le due tenute, con 150 ettari nel Friuli Grave e 30 ettari nel Collio, producono vini che riflettono le peculiarità di ciascun territorio, mantenendo però un’unica filosofia produttiva.
Roberto Pighin, attuale titolare dell’azienda, sottolinea il profondo rispetto per i due territori: “Siamo consapevoli delle loro specifiche caratteristiche. Il Collio è famoso a livello internazionale per la ricchezza del suo terroir, mentre le Grave offrono un terreno che permette la produzione di vini freschi, equilibrati e sempre più apprezzati dai consumatori moderni.”
Con una produzione annua di circa un milione di bottiglie, l’azienda Pighin destina il 70% del proprio vino all’esportazione, con mercati di riferimento negli Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Germania, Belgio e Danimarca. Questo importante posizionamento internazionale consolida Pighin come uno dei principali ambasciatori del vino friulano nel mondo, promuovendo la tradizione e la qualità del Friuli Venezia Giulia.
Il futuro del vino friulano: innovazione e sostenibilità
L’impegno di Pighin nel processo di modernizzazione non si limita solo alla coltivazione e alla vinificazione. L’azienda ha ottenuto certificazioni ambientali che testimoniano l’importanza della sostenibilità nel suo modello produttivo. Guardando al futuro, Pighin mira a integrare sempre più nuove tecnologie nel proprio processo, senza mai trascurare il legame con il territorio e la tradizione, che rimangono al centro dell’identità aziendale.
Oltre alla sostenibilità, Pighin continua a investire in ricerca e sviluppo per migliorare continuamente la qualità dei suoi vini, consolidando il suo ruolo di leader nel panorama vitivinicolo italiano. L’azienda è oggi un modello di successo per chi cerca di combinare la tradizione con l’innovazione, garantendo una crescita sostenibile e un’ampia proiezione internazionale.