La grande finestra “natalizia” di mercato è praticamente arrivata. Si inizia a pensare al Natale già su sviariati fronti! E per quanto rigaurda il vino…È tempo di fare scorte. Questa è la stagione dell’allegria e gli impegni vi fanno saltare da una festa all’altra, passando ore a tavola o riuniti intorno al buffet con amici e parenti. Ognuna di queste feste richiede almeno il regalo standard per i generosi padroni di casa: una bottiglia di vino. Pensate di fare come al solito, passare dal negozio di alimentari o di bevande più vicino, prendere la bottiglia più riconoscibile (con un pinguino o una zampa non calpestata) e presentare il Merlot o lo Chardonnay da stappare e consumare.
Quest’anno, però, vi sveleremo una piccola lista di segreti del vino italiano per cambiare questo ciclo poco brillante e rallegrare i vostri giorni di festa. Ecco la vostra lista di vini italiani per le vacanze:
- Il vostro vino rosso per le feste: il Barbera
Questo vino è il un piccolo segreto. Proveniente dalla regione del Piemonte, famosa per l’eccellenza enogastronomica, il Barbera è uno dei vini preferiti da regalare a Natale. Il vino che si ottiene dal vitigno Barbera è di colore rosso rubino, intenso. Al palato è floreale, speziato, di corpo. La Barbera non è un vitigno “cosmopolita”, infatti fornisce le sue migliori performance enologiche, con vini di corpo, struttura e complessità, nella fascia collinare del Piemonte compresa tra la pianura del Po a nord e gli Appennini a sud, e in Lombardia nella zona dell’Oltrepò Pavese. Il vitigno predilige esposizioni calde e soleggiate e terreni calcarei piuttosto ricchi di limo e argilla e carbonati. Oggi la carta d’identità di un vino di eccellenza è molto complessa, ma, oltre alle caratteristiche organolettiche intrinseche al vino, si chiede che alle spalle abbia un territorio ben definito, una storia importante e la testimonianza che abbia fatto parte della cultura della civiltà contadina.
- Il vino bianco delle feste: Gavi
Il bianco Gavi o Cortesi di Gavi, così come indicato sul disciplinare, ha ricevuto il riconoscimento della DOC nel 1974 e della DOCG nel 1998, con modifiche successive per le tipologie riserva fermo e riserva spumante metodo classico nel recente 2010.
Per valorizzare la DOCG, tre anni più tardi è stato fondato il Consorzio di Tutela, che conta oggi 190 produttori. La zona di produzione è di circa 1.450 ettari, distribuiti in 11 comuni della provincia di Alessandria: Bosio, Capriata d’Orba, Carrosio, Castelletto d’Orba, Francavilla Bisio, Gavi, Novi Ligure, Parodi Ligure, San Cristoforo, Serravalle Scrivia. Nel 2002 quest’area è stata la prima in Italia ad essere sottoposta alla revisione dell’albo dei vigneti per confermare la sola coltivazione di viti di Cortese usate per la produzione del Gavi in purezza. Il Gavi può essere prodotto nelle tipologie: tranquillo, frizzante, spumante, riserva, riserva spumante metodo classico.
- Le vostre bollicine per le feste: Franciacorta
Per gli aperitivi degli auguri, puntate tutto su un Franciacorta senza annata, con un dosaggio Brut o Extra Brut, perfetti insieme a salatini, formaggi freschi e salumi delicati. Ottime scelte sono anche i Pas Dosé, più verticali e veri ambasciatori del sapore del territorio, mentre per chi preferisce un gusto più delicato, c’è il Satèn, una tipologia tutta franciacortina che prevede solo uve bianche e un perlage più fine e cremoso.
Per la cena della Vigilia stappate le stesse tipologie, ma scegliete un Millesimato o una Riserva: il maggiore affinamento sui lieviti garantirà la giusta struttura per i piatti di pesci, dai crudi alle tartine con salmone e gamberetti, dagli spaghetti allo scoglio fino ai pesci al forno e alle grigliate miste, accompagnate dalle salse. Per il pranzo di Natale, tra tortellini in brodo, patè e grandi arrosti, puntate tutto sui Rosé: la presenza del Pinot nero e i lunghi affinamenti sui lieviti, garantiscono tutta la struttura che serve, insieme a gusto e freschezza; una scelta ottima anche per l’immancabile cotechino con lenticchie dell’ultimo dell’anno.