La regione Friuli Venezia Giulia, situata nel nord-est dell’Italia, vanta una lunga e ricca tradizione nella produzione di vino.
Le sue colline, il clima favorevole e la passione degli enologi locali hanno reso questa regione una delle zone vitivinicole più importanti del Paese. La storia del vino in Friuli Venezia Giulia affonda le radici nei tempi antichi, risalendo ai Romani e ai Celti, che coltivavano la vite e producevano vino di qualità.
I Romani e l’inizio della viticoltura: I primi riferimenti storici alla coltivazione della vite in Friuli Venezia Giulia risalgono all’epoca romana. I Romani furono tra i primi a introdurre la viticoltura nella regione, riconoscendo il grande potenziale delle colline del territorio per la coltivazione delle viti. Durante il periodo romano, il vino di questa regione veniva apprezzato e consumato sia localmente che esportato in altre parti dell’Impero Romano.
Influenze barbariche e monastiche: Dopo il crollo dell’Impero Romano, la regione subì diverse invasioni barbariche, che portarono a un periodo di incertezza e instabilità. Tuttavia, i monaci benedettini arrivarono in Friuli Venezia Giulia nell’VIII secolo, portando con loro una grande conoscenza dell’agricoltura, compresa la viticoltura. I monaci svolsero un ruolo cruciale nella ripresa della produzione di vino nella regione, promuovendo tecniche di coltivazione avanzate e preservando le tradizioni enologiche.
Il Rinascimento e il commercio del vino: Durante il Rinascimento, il commercio del vino in Friuli Venezia Giulia conobbe un periodo di grande sviluppo. Le città di Udine, Gorizia e Trieste divennero importanti centri commerciali per il vino, grazie alla loro posizione strategica lungo le rotte di transito tra l’Europa centrale e il Mediterraneo. La nobiltà locale e le corti aristocratiche europee erano grandi estimatori dei vini friulani, che guadagnarono una reputazione di eccellenza.
Il XIX secolo e l’arrivo delle influenze austriache: Nel corso del XIX secolo, la regione Friuli Venezia Giulia passò sotto l’influenza dell’Impero Austro-Ungarico. Gli austriaci portarono con sé nuove tecniche di coltivazione e produzione del vino, nonché nuove varietà di uve. Questo periodo di transizione portò a una modernizzazione dell’industria vinicola locale, favorendo una maggiore qualità e un aumento delle esportazioni verso l’Austria e l’Europa centrale.
Il Novecento e l’affermazione internazionale: Nel corso del
Novecento, la regione Friuli Venezia Giulia ha continuato a consolidare la sua reputazione come una delle zone vitivinicole più importanti d’Italia. Durante il periodo tra le due guerre mondiali, il vino friulano ottenne riconoscimenti internazionali, grazie alla sua eccellenza e alla capacità degli enologi locali di sperimentare con nuove tecniche di vinificazione. Tuttavia, la Seconda Guerra Mondiale causò un momento di interruzione e distruzione per l’industria vinicola locale.
Negli anni successivi al conflitto, l’attenzione si concentrò sulla ricostruzione e la ripresa economica. La produzione vinicola in Friuli Venezia Giulia riprese gradualmente, con un’enfasi sempre maggiore sulla qualità e sull’identità dei vini locali. Le varietà autoctone vennero rivalutate e preservate, contribuendo a differenziare il vino friulano da altre regioni vinicole italiane.
Negli ultimi decenni, il vino friulano ha raggiunto una posizione di prestigio a livello nazionale ed internazionale. Le sue caratteristiche uniche, come l’acidità equilibrata, la mineralità e l’intensa fragranza, lo hanno reso molto apprezzato tra gli intenditori di vino. Le denominazioni di origine controllata (DOC) e denominazioni di origine controllata e garantita (DOCG) sono state introdotte per garantire l’autenticità e la qualità dei vini prodotti nella regione.
Oggi, la regione Friuli Venezia Giulia è celebre per la sua grande varietà di vini, che spaziano dalle uve bianche come il Friulano, il Ribolla Gialla e il Malvasia Istriana, alle uve rosse come il Refosco dal Peduncolo Rosso, il Merlot e il Cabernet Sauvignon. Inoltre, la regione è anche rinomata per la produzione di vini dolci come il Picolit e il Verduzzo.
Fonti:
- AA.VV., “Storia del vino in Italia”, Slow Food Editore, 2010.
- Gambero Rosso, “Vini d’Italia 2021”, Gambero Rosso Editore, 2020.
- Consorzio Tutela Vini Friuli Venezia Giulia, “Friuli Venezia Giulia: Storia del vino”, https://www.consorziotutelavini.org/friuli-venezia-giulia-storia-del-vino/
- I vini d’Italia, “Friuli Venezia Giulia”, https://www.iviniditalia.it/regioni/le-regioni-del-vino/friuli-venezia-giulia/